Riportiamo di seguito un articolo molto interessante realizzato da Daniela Di Pietro, nostra lettrice :
L’energia
fotovoltaica ha messo ormai sotto scacco le fonti fossili tradizionali,
anche senza il supporto degli incentivi statali. Questo é un dato di fatto, sia
dal punto di vista economico che sotto il profilo dello stile di vita.
Iniziamo con il dire che il prezzo dell’energia prodotta con i pannelli fotovoltaici é ormai
pari a quello dell’energia generata con fonti fossili, e questo
senza incentivi statali. Infatti stante lo sviluppo tecnologico degli ultimi
anni che ha visto l’efficienza dei pannelli in netto miglioramento, gli
impianti fotovoltaici di medie e grandi dimensioni in costruzione nel meridione
d’Europa già prevedono la produzione di energia pulita a un costo di 36 centesimi al Watt, pari a
quello delle energie fossili. Inoltre stime recenti sostengono che per il 2017
tale obbiettivo sarà realtà anche sui piccoli impianti domestici.
Sotto il profilo occupazionale, ovvero per quanto attiene
la creazione di posti di lavoro, l’energia fotovoltaica paragonata a quella
fossile é in netto vantaggio. Se prendiamo ad esempio il mercato americano e
confrontiamo l’industria fotovoltaica con quella delle energie fossili
scopriamo che la prima ha creato posti di lavoro in misura dieci volte superiore rispetto la seconda.
Se guardiamo all’Italia, notiamo come il boom del fotovoltaico sia stato un
traino per tutto il settore riguardante impiantisti, installatori e ingegneri
con una stima di oltre 100.000 posti di lavoro collegati con l’energia solare.
Non solo, il tasso di crescita dell’industria fotovoltaica
non ha paragoni con altri segmenti economici. Basti pensare che negli Stati
Uniti ogni 4 minuti viene installato un nuovo impianto fotovoltaico e che
praticamente tutta la nuova energia prodotta deriva da nuove installazioni
fotovoltaiche e non da nuove centrali tradizionali. Nessuna altra industria al momento sta
crescendo come quella fotovoltaica.
Proprio per questo la capacità di attrarre investimenti da
parte dell’industria fotovoltaica é in continua ascesa. Nomi celebri della
finanza internazionale, infatti, stanno investendo in questo settore: un nome
fra i tanti é Warren Buffer
che ha investito 2.5 miliardi di dollari in un recente acquisto di parchi
fotovoltaici.
Infine ovviamente non possiamo non guardare ai benefici ambientali che
l’industria fotovoltaica possiede che quella energetica tradizionale, anche
quelle considerate meno inquinanti, non possiede. Infatti, senza pensare al
petrolio, l’estrazione del carbone inquina falde acquifere e fiumi e durante la
combustione lo stesso emette CO2, metalli pesanti, particolato e ossidi vari.
L’estrazione del gas naturale provoca terremoti e danneggia le falde acquifere,
senza considerare che spesso i giacimenti hanno perdite di metano che provocano
ripercussioni sull’effetto serra. I pannelli fotovoltaici, invece, una volta
prodotti non inquinano
per produrre energia elettrica e, secondo stime della Stanford University, per
il 2020 saranno addirittura a bilancio energetico positivo, ovvero la
produzione di un pannello fotovoltaico consumerà meno energia di quanta lo
stesso produrrà nel corso della sua vita utile.
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