L'Italia dovra' rispondere davanti alla Corte di giustizia dell'Ue per
non essersi pienamente adeguata alla direttiva sul rendimento energetico
nell'edilizia.
Secondo la notizia Ansa del 28 Aprile 2012 la Commissione europea ha decretato che la
normativa italiana non e' conforme alle disposizione relative ai
certificati energetici.
Il certificato energetico consente di avere un quadro dei consumi energetici di un edificio e quindi dei relativi costi.
Si tratta di un documento obbligatorio secondo la direttiva Ue in fase
di costruzione, compravendita o affitto di un edificio, che va compilato
da esperti qualificati e/o accreditati.
Attualmente, la direttiva italiana non prevede questo requisito per
tutti gli edifici e comprende deroghe all'obbligo di certificazione da
parte di un esperto, che non sono previste nella direttiva.
Davanti alla Corte europea di giustizia le autorita' italiane dovranno
rispondere anche della mancata comunicazione delle misure di attuazione
relative alle ispezioni dei sistemi di condizionamento d'aria. La
direttiva Ue infatti prevede ispezioni periodiche che includano una
valutazione dell'efficienza del sistema e delle sue dimensioni,
corredata da raccomandazioni in merito ai possibili miglioramenti.
Gli edifici sono all'origine di circa il 40% dei consumi energetici e
del 36% delle emissioni di CO2 nell'Unione europea e con queste regole
si cerca di ridurli, contribuendo alla lotta contro i cambiamenti
climatici e a rafforzare la sicurezza energetica dell'Ue.
Fonte ANSA.
Ufficio Stampa S&Q
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