Il testo, così come uscito dal Ministero dello Sviluppo, non soddisfa molti, anzi troppi.
E’ il caso ANIE/GIFI che oggi ha inviato a Governo e Regioni un documento contenente alcune idee, condivise con la base associativa, affinchè il nuovo Conto Energia assicuri continuità al mercato fotovoltaico, garantendo prospettive di sviluppo all’industria nazionale.
Il fotovoltaico rappresenta un comparto che nell’arco di soli 5 anni ha creato oltre 120.000 posti di lavoro (diretti e indotti), la nascita di oltre 1000 nuove imprese, ha generato un giro d’affari di oltre 15 Miliardi di euro e un contributo fiscale annuo pari ad 1 miliardo di euro.
A questi valori si sommano i benefici legati alla produzione energetica da fonte fotovoltaica, che oramai ha raggiunto il 7% dei consumi nazionali, al consistente risparmio di Co2 emesse e a virtuose opere di bonifica dei tetti dall’amianto, a beneficio della salute pubblica e della salvaguardia ambientale.
Secondo le Associazioni scriventi, il Governo ha il dovere di ascoltare le proposte di uno dei pochi settori nazionali che in concomitanza con la crisi globale ed il credit crunch ha generato valore per l’intero sistema Paese.
Le Associazioni italiane del fotovoltaico APER, ASSOSOLARE, IFI, AES, hanno quindi condiviso una lista di 8 punti prioritari e urgenti per lo sviluppo del settore
Quello
che le associazioni propongono è un innalzamento del budget indicativo di incentivazione a 7
miliardi di euro l’anno e lo slittamento al 1° settembre 2012
della data di entrata in vigore del nuovo sistema d’incentivi; ANIE/GIFI
richiede inoltre la tutela
degli investimenti avviati per i grandi impianti in corso di
costruzione e/o già connessi ma non a registro e per gli impianti iscritti a
registro che non hanno comunicato la fine lavori e l’individuazione di
opportune forme di incentivazione a sostegno
e sviluppo dell’industria nazionale.
“Un
V Conto Energia – dichiara
Valerio Natalizia, Presidente GIFI-ANIE – con i contenuti così
come riportati nella bozza del Ministero dello Sviluppo Economico, in un
settore che è già stato fortemente colpito da numerose e penalizzanti modifiche
negli ultimi 18 mesi, ha effetti fortemente destabilizzanti per l’intero
comparto, in quanto contiene provvedimenti decisamente restrittivi per lo
sviluppo del mercato e senza aperture a soluzioni innovative già esistenti che
contribuirebbero ad una migliore integrazione del fotovoltaico nel panorama
energetico nazionale.” “Approvare senza modifiche il V Conto Energia – conclude Natalizia
– significherebbe vanificare gli oltre 5,6 miliardi €/anno già impegnati per i
prossimi 20 anni mettendo in discussione la sopravvivenza delle aziende
italiane. Auspico che il Governo e le Regioni apportino le modifiche essenziali
proposte per permettere all’industria nazionale di continuare a creare benefici
economici, ambientali e sociali per il Sistema Paese.”
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