lunedì 4 luglio 2011

UN RAGGIO DI SOLE NEI PENITENZIARI ITALIANI

Fare risparmiare soldi ed emissioni allo Stato e contemporaneamente creare professionalità 'verdi'.
Si tratta di dotare di impianti di solare termico le carceri italiane e di farli realizzare agli stessi detenuti, dopo un'apposita formazione.

L'ultimo impianto in ordine di tempo è stato realizzato a Velletri.
Con un sistema da 200 metri quadri di collettori, il penitenziario risparmierà circa 20mila euro all'anno sulle bollette.


Il campo solare realizzato  ha una grandezza di duecento metri quadri di superficie captante, per una potenza complessiva di 140 kWth ed è stato dotato di un sistema di monitoraggio per permettere di tenere costantemente sotto controllo il suo corretto funzionamento e i benefici prodotti in termini di risparmio energetico.





Il progetto del carcere di Velletri, compreso sia l'impianto che i corsi di formazione, è costato 120mila euro. Un buon investimento per lo Stato, visto che, oltre a far risparmiare ogni anno circa 20mila euro in bolletta e 120 tonnellate di CO2, ha come risultato la formazione professionale di 30 persone che, una volta scontata la pena, avranno, grazie alla qualifica acquisita, maggiori possibilità di reinserirsi lavorativamente e dunque minor rischi di tornare in galera.

Finora sono 15 gli impianti solari termico realizzati in altrettante carceri realizzati nell'ambito del 'Programma Nazionale di Solarizzazione degli istituti Penitenziari': Rebibbia, Viterbo, Taranto, Lecce, Laureana, Terni, Perugia, Spoleto, Torino, Secondigliano, Benevento, Firenze, Caltagirone e Velletri. 
In tutti i penitenziari la realizzazione è stata ad opera dei detenuti. e, nel complesso, grazie al progetto, si sono così formati 200 nuovi futuri tecnici.

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