giovedì 30 maggio 2013

fotovoltaico 2013: impianti a tetto..convengono davvero?

Ad oggi sembra che il fotovoltaico in Italia possa ritornare ad avere un mercato da un gigawatt l'anno entro il 2015, per superare gli 1,5 GW al 2017. Se però il rischio di regolazioni avverse che c'è nell'aria in queste ultime settimane si concretizzasse, il settore potrebbe essere quasi annichilito, non superando un paio di centinaia di megawatt all'anno.
Il solare FV può farcela senza incentivi, ma come spesso accade l'incertezza legislativa getta nel panico gli operatori di settore, impedendo nel contempo l'affermarsi di un modello basato sulla generazione distribuita, che, oltre a dare ossigeno e occupazione alle filiere interessate - accumuli, rinnovabili, tecnologie per la smart grid - alleggerirebbe i costi per il sistema elettrico, diminuendo il bisogno di nuove infrastrutture.
Vi ricordiamo che la market parity non è assolutamente raggiunta, cioè l'energia prodotta con il FV non è pienamente competitiva sul mercato elettrico all'ingrosso, in diverse zone del paese invece è già in grid parity: ossia, conviene già prodursi l'elettricità con il sole anziché acquistarla dalla rete, dato che l'energia acquistata dalla rete è gravata da tasse, oneri di sistema e servizi di rete e misura, che complessivamente pesano per il 46% del costo del kWh in bolletta (rispettivamente 12%, 19% e 15% del costo finale).
Oggi sembra che fare fotovoltaico dopo la fine degli incentivi voglia dire basarsi sull'autoconsumo o sulla vendita diretta “dietro al contatore”, esempio tipico l'impianto installato sul tetto di un attività produttiva o commerciale. 
Questa visione però sembra già bloccata da ostacoli normativi, leggasi le ipotesi ventilate dall'Autorità per l'Energia di riformare la disciplina dello scambio sul posto e delle reti private quali i sistemi efficienti di utenza (SEU), nel senso di far pagare oneri di sistema all'energia venduta o autoconsumata dietro al contatore
Se i suggerimenti dell'Aeeg venissero accolti dal legislatore, e dunque l'autoconsumo, gravato dagli oneri di sistema e dai costi di misura, divenisse meno conveniente, per il fotvoltaico su tetto (e per il FV in generale) sarebbe un colpo letale: la previsione di Tommaso Barbetti sul mercato del fotovoltaico italiano in caso di normativa avversa è sintetizzata nel grafico che è stato riportato sul portale QUAL'ENERGIA.
Ma in realtà il colpo alla generazione distribuita è già stato inferto con le ipotesi inserite nei documenti di consultazione Aeeg che, mascherate da regole tecniche, contengono decisioni che influiranno seriamente sulla politica energetica nazionale....andiamo a scoprirlo!
Negli ultimi due DCO – il 183/2013 e il 209/2013 - sui SEU - definizione che comprende l'impianto sul tetto di casa come quello da 20 MW sul tetto di un soggetto terzo - l'Autorità, oltre a proporre al Legislatore di far pagare gli oneri di sistema anche sull'energia autoconsumata, dà una serie di disposizioni tecniche che, ponendo le basi per far pagare gli oneri sull'autoconsumo, impongono già da subito costi e complicazioni alla generazione distribuita. 
Ora una persona che lavora da anni nel fotovoltaico potrebbe tranquillamente affermare che anche questa volta l'Autorità compie di fatto scelte di politica energetica e tra l’altro in contrasto con la recentissima Strategia Energetica Nazionale. 
In Italia non sembra esserci pace per il fotovoltaico, che continua a cambiare rotta continuamente.
Concludiamo con questa provocazione:
Nel 2011/2012 l'orientamento del fotovoltaico, era quello di abbandonare gli impianti a terra per spostarsi sui impianti a tetti per Autoconsumo..ora nel 2013 paradossalmente le nuove regole spingono il FV verso i grandi impianti a terra, mettendo a rischio l'affermarsi di un modello basato sulla generazione distribuita, che, oltre a dare ossigeno e occupazione alle filiere interessate, alleggerirebbe i costi per il sistema elettrico...
Lasciamo a voi ogni commento..

Ufficio Stampa : S&Q
Fonti: Qual'energia

martedì 28 maggio 2013

JURASSIC PARK..ESISTE MA E' VEGETALE!


Non è uno scherzo..Esiste un parco dove alcune piante, sepolte da 400 anni sotto un ghiacciaio artico, sono state riportate in vita e fatte ricrescere in laboratorio.
Sono state riportate in vita sette specie, dai muschi alla grande famiglia delle epatiche, minuscole piante alte pochi millimetri delle quali sono note circa 9.000 specie. I ricercatori hanno scoperto le piantine nell'Arcipelago Artico canadese, sull'isola Ellesmere, in seguito al ritiro del ghiacciaio Teardrop. 
Il radiocarbonio ha mostrato che le piante 'ibernate' sono state sepolte dai ghiacci durante la Piccola Era Glaciale (nel periodo compreso fra il 1550 e il 1850). Le piantine mostravano alcune strutture, come steli e radice delle foglie, molto ben conservate e quindi i ricercatori hanno voluto osservare se queste specie, sepolte per tanti anni nei ghiacci, avrebbero avuto la capacita' di ricrescere. In tutto sono state preparate 11 colture: dalle piantine sono spuntati rami laterali e nuovi steli verdi. I risultati suggeriscono che le briofite (che non hanno radici, ma cellule allungate o filamenti di cellule, con cui si attaccano al suolo) possono essere molto piu' resistenti di quanto si pensasse e che probabilmente giocano un ruolo importante nella colonizzazione e nella conservazione degli ecosistemi polari.

Il risultato si deve al gruppo di ricerca coordinato da Catherine La Farge, dell'universita' canadese di Alberta.

Fonte: Ansa

Ufficio Stampa S&Q Spa

lunedì 27 maggio 2013

DAZI SUI PANNELLI :CHI VINCERA' TRA CINA,UE E GERMANIA


IL FATTO
L’Unione Europea ha deciso di fissare forti dazi (tra il 35 e il 67%) sui pannelli solari prodotti in Cina. Le istituzioni europee denunciano il ricorso a pratiche di dumping discorsive della concorrenza da parte delle aziende asiatiche. Se si guarda ai dati aggregati sulla produzione mondiale di celle fotovoltaiche, si rimane impressionati dai numeri dell’industria cinese: un pannello su tre costruito nell’ultimo quadrimestre del 2012 è stato fatto in Cina. 
Questi dazi nascono proprio perchè sembra  che la Cina sfrutti la  propria posizione dominante per esercitare pratiche commerciali scorrette

CINA VS. UE
Pechino naturalmente non ci sta ed è entrata in netto contrasto con l’UE, chiedendo aiuto anche agli USA.
Stati Uniti, dichiaratisi pronti ad una mediazione tra UE e Cina per risolvere in maniera diplomatica il caso in questione

 GERMANIA VS. UE
Berlino non condivide la proposta di Bruxelles di imporre dazi antianti dumping sull'importazione nell'Ue dei pannelli solari cinesi, bollandola come "un grave errore".
Proprio sulla Germania, il principale esportatore Ue in Cina, si sarebbero concentrate le pressioni di Pechino per impedire l'approvazione dei dazi proposti dal Commissario per il commercio Karel De Gucht, che dovrebbe avvenire entro il prossimo 5 giugno.
Nel 2011, il commercio dei pannelli solari cinesi in Europa ha raggiunto i 21 miliardi di euro, pari a quasi il 7% delle esportazioni complessive di Pechino nel continente europeo. I pannelli solari cinesi sono una torta da 20 miliardi di fatturato, con 400mila posti di lavoro,una questione nazionale.

CINA VS GERMANIA
Il 6 giugno l'Europa decide se i dazi (da 37.3 fino al 67.9 per cento) su pannelli cinesi diventeranno definitivi ,  se a questo aggiungiamo anche la procedura di infrazione per i presunti aiuti di Stato nel settore delle telecomunicazioni, la situazione si fa critica. Ecco quindi che per cercare di portare a casa la partita, la Cina ha schierato due numeri 10, Gao Hucheng a Berna ha tessuto le lodi del liberismo mentre Zhong Shan a Bruxelles negoziava con il commissario Van de Gucht.

Vedremo come finirà questo triangolare, per adesso non sembra facile fare un pronostico.

fonti: Ilsole24ore, expoclima.net , LaStampa



martedì 21 maggio 2013

CHIUSO IL REGISTRO DEL GSE PER IL SECONDO SEMESTRE



CHIUSURA REGISTRO SECONDO SEMESTRE

Il Gse ricorda agli operatori del fotovoltaico e ai titolari di impianti elettrici alimentati a energia solare che, in attuazione di quanto previsto dall’art. 4 del DM 5 luglio 2012 (Quinto conto energia), alle ore 21 del 17 maggio 2013 si è chiuso improrogabilmente il periodo di iscrizione al secondo Registro informatico del Quinto conto energia per gli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 12 kW che, in base a quanto previsto dall’art. 3 del sopra citato Decreto, non possono accedere direttamente alle tariffe incentivanti.

Le iscrizioni erano state avviate lo scorso 19 marzo e potevano essere inoltrate solo per via telematica, attraverso l'apposita applicazione del Gse. 
Sono stati effettivamente inseriti nel Registro gli impianti in graduatoria entro il limite di costo di 70,46 milioni di euro, determinato secondo quanto previsto dall’art. 3, comma 3 del Decreto sul Quinto conto energia. Vale inoltre il limite di costo cumulato annuo di 6,7 miliardi di europer tutte le versioni del Conto energia in vigore (attualmente, il contatore fotovoltaico del Gse conta già oltre 6,59 miliardi di euro erogati, per cui restano a disposizione poco più di 100 milioni prima della chiusura del Conto, ndr).

La graduatoria degli impianti ammessi sarà pubblicata sul sito internet del Gse entro 20 giorni dalla data di chiusura del secondo Registro.

AGGIORNAMENTO CONTATORE 
Il GSE rende noto che è stato aggiornato il contatore FTV al valore di 6.635.897.764 euro, con una riduzione del costo indicativo annuo degli incentivi riconosciuti agli impianti fotovoltaici rispetto all’ultimo valore pubblicato sul sito web.

L’aggiornamento, in particolare, è dovuto:
  • alla ridefinizione della tariffa incentivante spettante agli  impianti fotovoltaici ammessi alla graduatoria delPrimo Registro del Quinto Conto Energia (DM 5/7/2012), ma non ancora in esercizio, la cui data di entrata in esercizio ricade nel semestre successivo a quello dichiarato in fase di iscrizione al Registro; 
  • alla detrazione del costo indicativo annuo degli incentivi attribuito agli impianti ammessi alla graduatoria delPrimo Registro del Quinto Conto Energia che sono rientrati nel campo di applicazione del DM 5 maggio 2011;
  • alla detrazione del costo indicativo annuo degli incentivi attribuito agli impianti ammessi alla graduatoria delPrimo Registro del Quinto Conto Energia per i quali il Soggetto Responsabile ha comunicato la rinuncia al GSE.


giovedì 16 maggio 2013

SCEGLIERE LA LETTURA, RISPETTANDO LA NATURA

I libri in carta riciclata piacciono ai lettori italiani.
Delle oltre 12 mila persone che hanno completato il questionario online di Greenpeace, il 90% sostiene di non trovare differenze di leggibilita' tra i libri in carta riciclata e quelli in carta prodotta con fibra vergine, ''contrariamente a quanto affermato dagli editori''. Lo rende noto la stessa associazione che ha diffuso, alla prima giornata del Salone internazionale del Libro di Torino, la nuova versione della classifica 'Salvaforeste', che valuta la sostenibilita' del settore dell'editoria italiano per quel che riguarda la carta utilizzata, e offre, appunto, i primi dati del sondaggio che chiede l'opinione dei lettori sulla carta riciclata.

La carta riciclata, ricorda l'associazione, e' prodotta dalla raccolta differenziata, non abbatte gli alberi, consente di risparmiare sul consumo di energia e acqua e di ridurre le emissioni di CO2. Nonostante questo, molti editori rifiutano la carta riciclata per la stampa, sostenendo che questa carta rende i libri meno leggibili e quindi sgraditi al pubblico. ''I primi risultati - dichiara Esperanza Mora, della campagna foreste di Greenpeace - sembrano chiari: i lettori italiani segnalano di non avere nessun problema con la carta riciclata. Al Salone continueremo a distribuire copie del questionario per informare i lettori sui rischi della deforestazione e conoscere la loro opinione sui libri in carta riciclata''.

L'associazione ricorda che la classifica ''Salvaforeste'', che l'associazione aggiorna dal 2010, ha spinto i maggiori editori ad adottare misure di controllo della propria filiera per evitare che la carta utilizzata provenga dalla deforestazione e a puntare sempre di piu' sull'utilizzo di carta certificata Fsc.

In questa direzione si e' mosso, ad esempio, il Gruppo Mondadori, che ha preso con Greenpeace l'impegno di aumentare l'utilizzo di carta FSC nei propri volumi nell'arco di tre anni e ha adottato una politica di acquisto della carta che ne esclude la provenienza da fonti controverse. Anche il Gruppo RCS si e' aperto al dialogo con Greenpeace, attivandosi per controllare la propria filiera della carta. Grazie a questo, entrambi passano alla fascia verde chiaro in classifica, la seconda in ordine d'importanza.

Per conquistare il primo posto della classifica ''Salvaforeste'', gli editori devono impegnarsi ad aumentare l'utilizzo di carta riciclata, quella che non taglia neanche un albero e che i lettori, secondo i primi risultati del sondaggio di Greenpeace, preferiscono.

Fonte : ANSA
Ufficio Stampa S&Q

martedì 14 maggio 2013

THEY LOVE THE SUN: FOTOVOLTAICO E SOLARE TERMICO AMATI DAGLI ITALIANI


Sono stati presentati, nel corso di SolarExpo, i risultati del IX Rapporto “Gli Italiani e il solare”, che mostrano una preferenza assoluta per la fonte pulita:
9 italiani su 10 chiedono la chiusura entro il 2020 delle centrali più inquinanti e quasi il 90% gradirebbe una carbon tax sulle attività che producono emissioni di CO2.

IL RAPPORTO - “Gli Italiani e il solare”, rapporto annuale giunto alla nona edizione, mette in evidenza come la popolazione stia acquisendo una propria coscienza relativamente alle tematiche green e alla salvaguardia dell'ambiente. Lo studio realizzato da IPR Marketing e dall’Osservatorio sul Solare della Fondazione UniVerde con il sostegno di Yingli Green Energy Italia e Sorgenia ha dimostrato che l'energia solare viene interpretata come fonte pulita ed "amica". Inoltre il  focus su carbone, carbon tax e smart grids ha evidenziato quest’anno parecchi dati interessanti.


NO AL CARBONE – Sono dati “inaspettati”, dicono i realizzatori dello studio in un comunicato stampa. Emerge infatti che per l’80% degli intervistati è la fonte d’energia del passato che - insieme al petrolio – risulta più dannoso per il clima. Da qui la proposta di chiudere entro il 2020 tutte le centrali a carbone e a olio combustibile, avanzata dal 90% degli intervistati. Gli stessi sono d’accordo con l’Energy Road Map europea al 2050 e sperano si arrivi al 100% di energia prodotta da rinnovabili. Accolta con favore dall’88% degli intervistati anche l’idea di una carbon tax sulle attività che producono emissioni di CO2.

INCENTIVI ALLE RINNOVABILI – E’ l’altro filone che vede in sintonia l’85% degli intervistati. Cresce rispetto alla precedente edizione del report (48% contro 39%) la percentuale di chi sostituirebbe gli incentivi economici con quelli normativi, vale a dire con semplificazioni burocratiche e libertà di autoprodurre e vendere energia in rete.
In generale è stato percepito un elevato interesse per la messa in campo di maggiori incentivi a favore delle rinnovabili e una maggiore semplificazione delle pratiche per l'installazione e l'auto produzione.

SI’ AL FOTOVOLTAICO – La preferenza per il solare è indicata dall’89% degli intervistati. Per l’89% è più sicura e compatibile con l’ambiente (92% degli intervistati) rispetto alle fonti tradizionali. 9 italiani su 10 voterebbero poi un impianto fotovoltaico sul proprio condominio che sfrutti un incentivo pubblico.

SMART GRIDS – In questo caso la strada è ancora lunga. Il 77% degli intervistati non ne ha ancora mai sentito parlare e, tra chi ne ha sentito parlare, solo il 7% ne conosce il significato. Ma spiegato di cosa si tratta (“reti intelligenti decise dall‘Unione Europea con cui ogni cittadino potrà non solo ricevere e comprare energia ma diventare produttore, da solo e in comunità, e anche vendere energia ad altri attraverso la rete”), l’88% le valuta positivamente

Ufficio Stampa: S&Q Spa

Fonte: Green Biz - Energmagazine



martedì 7 maggio 2013

QUINTO CONTO: LA FINE DEGLI INCENTIVI E LA RINASCITA DEL FOTOVOLTAICO


Alla chiusura del quinto conto energia mancano circa 65 milioni di euro. Momento in cui si toccherà la quota di 6,7 miliardi di spesa annua di incentivi. Alla comunicazione del raggiungimento di tale cifra da parte dell’Autorità per l'Energia ci saranno 30 giorni per connettere gli ultimi impianti fotovoltaici.
Le detrazioni fiscali del 50%, utilizzabili unicamente per i piccoli impianti residenziali, sono al momento confermate solo fino al 30 giugno, dopo di che torneranno al 36%. Siamo quindi di fronte ad uno nuovo scenario: il fotovoltaico italiano sta per entrare nell'era post-incentivi.
Riuscirà a reggersi un settore che finora grazie alle tariffe incentivanti ha permesso di realizzare sul territorio italiano quasi 520mila impianti FV per 17,5 GW di potenza?
Secondo la società di consulenza eLeMeNs, che parteciperà al convegno che si terrà al SOLAEXPO a Milano, si deve distinguere tra grid parity, raggiunta a monte della rete, quando installare un impianto FV conviene rispetto ad acquistare tutta l'elettricità dalla rete, e market parity, raggiunta quando il FV sarà competitivo sul mercato elettrico confrontandosi con le altre fonti. Mentre si può affermare che siamo abbastanza vicini alla grid parity, lo stesso non può dirsi per la market parity.
La grid parity si raggiungerà prima ovviamente dove l’insolazione è più alta, ma sarà il consumatore che ha un elevato autoconsumo dell’elettricità solare a trarre i maggiori vantaggi. Si deve poi distinguere tra autoconsumo in loco o nuovi modelli di business e consumo che potrebbero allargare la platea, come i sistemi efficienti di utenza (SEU). Ma per i SEU e le reti private (RIU) occorrerà attendere sviluppi regolativi che peraltro hanno bisogno di chiare scelte di politica energetica; spetterà dunque al nuovo governo imprimere un’accelerazione in questo senso. E lo stesso vale per la detrazione fiscale più adatta agli impianti residenziali e per l’ampliamento della soglia per lo scambio sul posto al momento limitata ai 200 kWp.
Nel corso dell’incontro del pomeriggio dell’8 maggio si cercherà inoltre di stimare quale potrà essere il volume del mercato italiano del fotovoltaico in questa fase post incentivi. Per il 2013 le stime dell’installato si attestano a poco più di 2 GW (nel 2012 si è arrivati a 3,4 GW). Finora le ipotesi per i prossimi anni si attestano tra poco meno di 1 GW e circa 2 GW. Prendendo come dato il centro di questa forchetta, possiamo prevedere che a fine 2020 si potrebbero raggiungere quei 30 GW che rappresentano una capacità molto significativa, e in grado di generare in un anno circa 36-37 TWh, ben al di là del 10% dei consumi elettrici nazionali. La storia però ci insegna che quasi tutte le previsioni sono state sbagliate per difetto. E questa volta le variabili per provare dimensionare il futuro mercato FV nazionale sono molte e per niente scontate.
La presenza tra i relatori del convegno di alcuni rappresentanti delle istituzioni energetiche (MiSE, Autorità e GSE) potrebbero sciogliere qualche dubbio e fornire alcuni elementi in più di valutazione sul prossimo mercato fotovoltaico nazionale.

Fonte: Qual'eNERGIA

venerdì 3 maggio 2013

ENFORMA: SCOPRI I SUOI PLUS DEL PORTALE


Enforma, il portale dedicato alle Energie Rinnovabili sta prendendo ormai la sua forma definitiva.
S&Q Spa e My web Studio  stanno finalizzando la costruzione del portale che servirà per fornire la formazione E-Learning ai discenti.

Il portale permetterà la fruizione delle lezioni su qualsiasi tipo di terminale, Enforma è infatti stato ottimizzato per poter fruire delle lezioni da tutti gli smarthphone e da qualsiasi tipo di tablet.

Ogni discente potrà usufruire di un' AREA RISERVATA dove potrà accedere a tutti i contenuti on-line.

Enforma prevederà lezioni digitali tramite video corsi e dispense in formato PDF scaricabili e visualizzabili direttamente on-line.

Il discente avrà la possibilità di prendere appunti grazie al Block-notes digitale e potrà essere sempre informato su tutte le novità del settore grazie al Blog.

Per poter essere sempre in contatto con i docenti sono previste delle sezioni di video chat a cui i discenti potranno partecipare durante tutto il percorso formativo.

I moduli didattici saranno 6 :
MODULO 1: IMPIANTI FOTOVOLTAICI INTRODUZIONE E DIMENSIONAMENTO
(Il Sole e le Fonti Energetiche Rinnovabili, Il Generatore Fotovoltaico, Dimensionamento del Generatore Fotovoltaico, Sistemi Grid-Connected e Stand-Alone)

MODULO 2: IMPIANTI FOTOVOLTAICI E CONTO ENERGIA
(Lo scenario, il GSE, Il 5° conto energia: i principi generali, Scambio sul posto e credito imposta, Business Plan)

MODULO 3: ALTRE FORME DI ENERGIA RINNOVABILE: BIOMASSE
(Cosa sono le biomasse , Come utilizzare le biomasse organiche per la produzione di energia, Impianto a biogas, L’alimentazione del digestore, La combustione, Il teleriscaldamento e i suoi vantaggi)

MODULO 4: ALTRE FORME DI ENERGIA RINNOVABILE: EOLICO
(Energia eolica, Il micro/mini-eolico, Turbine eoliche, Asse orizzontale e verticale, I criteri di scelta del sito, Gli strumenti, Riferimenti normativi, Autorizzazioni, Principi base di fisica e statistica)

MODULO 5: SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

MODULO 6: LA COMUNICAZIONE EFFICACE E LE STRATEGIE DI VENDITA
( Comunicazione: definizioni preliminari, I cinque assiomi della comunicazione, la comunicazione efficace, comunicare per vendere)


Per poter terminare il corso, il discente dovrà superare i test previsti alla fine di ogni modulo.
Per aiutare il discente a superare le prove finali di ogni modulo, all’interno dell’area riservata sarà possibile effettuare test di preparazione.

Di seguito un volantino esplicativo del Progetto Enforma!


Ufficio Stampa: S&Q Spa

SOLAREXPO': S&Q SPA CI SARA'


Anche quest'anno dall'8 al 10 Maggio 2013, andrà in scena a Milano il SOLAREXPO'
SOLAREXPO è fra i primi 3 eventi fieristici al mondo specializzati sui temi dell’energia solare.
La Manifestazione copre i seguenti ambiti tecnologici:
  • fotovoltaico
  • fotovoltaico a concentrazione
  • solare termodinamico a concentrazione
  • solare termico
  • architettura solare
SOLAREXPO vede la presenza di tutti gli attori industriali nazionali nonché dei leader internazionali del settore.
L’esposizione fieristica, giunta alla sua 14a edizione, è affiancata da un importante corpus di eventi tecnico-scientifici, comunicativi e di policy, che da sempre fanno di SOLAREXPO l’evento di riferimento per l’intera “community” nazionale e un benchmark a livello internazionale.
Quest’anno Solarexpo ha avviato un nuovo progetto, chiamato Internationalization Hot Spot,  per favorire la crescita della green industry italiana nel mercato internazionale. Si tratta di una serie di iniziative dedicate al confronto con delegazioni commerciali straniere e alla market intelligence.

La giornata inaugurale di Solarexpo prevede l’incontro nazionale sul fotovoltaico in Italia dopo il V Conto Energiaorganizzato dal Centro Studi Solarexpo, che affronterà le problematiche legate all’autoconsumo, alle detrazioni fiscali, ai nuovi business model.

Tra gli obiettivi principali di Solarexpo vi è anche quello di promuovere il dialogo fra green industry e la green finance mediante la conoscenza e l’approfondimento dei nuovi strumenti finanziari di settore.

A supportare l’iniziativa di Solarexpo la nuova piattaforma espositiva internazionale The Innovation Cloud, che rappresenta un elemento di forza in grado di valorizzare gli appuntamenti convegnistici attraverso un concept multitecnologico
S&Q sarà presente all'evento cercando promuovere il suo corso di formazione on line dedicato alle energie rinnovabili
UFFICIO STAMPA: S&Q