lunedì 7 novembre 2011

ALLARME MONDIALE PER PRECITAZIONI ESTREME, IN ITALIA DOPO GENOA RISCHIANO ALTRE CITTA'

il Panel di scienziati che su mandato dell'Onu studiano i cambiamenti climatici  lancia un allarme per gli eventi ATMOSFERICI ESTREMI ed avverte che'Se non si invertira' la tendenza in atto, ci aspettano inondazioni, cicloni, tifoni, ondate di calore e siccita'', uno scenario da film apocalittico.
Il Panel afferma che bisogna intervenire al piu' presto e senza esitazioni, altrimenti il rischio e' un drammatico incremento delle catastrofi su tutto il Pianeta'.
Secondo il rapporto, pronto per l'ufficialita', il clima subira' ulteriori modifiche che porteranno a eventi estremi: e' praticamente sicuro che si ripeteranno record di caldo e di freddo e molto probabile che si moltiplicheranno le ondate di calore nelle zone di terra.
Nel report si annuncia siccita' nel Mediterraneo, nell'Europa Centrale, nel Nord America e nel Brasile nord-orientale e meridionale, mentre in altre latitudini si registrera' un innalzamento della temperatura dei mari, con un preoccupante scioglimento dei ghiacciai e la moltiplicazione dei cicloni e tifoni.
NEL FRATTEMPO IN ITALIA...
Non solo Genova, il  rischio alluvioni e inondazioni riguarda anche altre citta' italiane. Specie quelle in cui si e' costruito di piu', cementificando e impermeabilizzando il suolo urbano. Ad accendere i riflettori sul pericolo causato dai fiumi 'tombati', all'indomani delle inondazioni, ci ha pensato Mario Tozzi, geologo del Cnr e presidente del parco nazionale dell'Arcipelago Toscano, secondo cui nel nostro Paese ci sono ''alcune citta' particolarmente esposte'' a questo rischio. Che siano piogge eccezionali o straripamenti di fiumi, ha spiegato Tozzi, ''in caso di piogge estreme altre citta' possono diventare delle bombe'': come, per esempio Napoli, Palermo, Bologna.
L'idrofobia urbana e' un effetto dell'eccessiva antropizzazione - ha messo in evidenza Legambiente nel rapporto 'Ambiente Italia 2011' - l'acqua non viene assorbita a causa dell'impermeabilizzazione del suolo''. Il record nostrano di impermeabilizzazione del suolo, si legge nello studio, lo detiene Napoli con il 62,3% del territorio che ha difficolta' ad assorbire l'acqua. A seguire Milano con il 61,6%, Torino con il 54,7%, Monza con il 48,2%, Brescia con il 44,1%, e a chiudere Padova con il 41,5%. Inoltre, secondo il dossier dell' associazione ''ogni anno vengono consumati oltre 500 chilometri quadrati di territorio''. Per avere un'idea di cosa significa e' come se ''ogni quattro mesi spuntasse in Italia una citta' delle stesse dimensioni di Milano''.

 Ufficio Stampa:
www.sqingegneria.com
FONTE:
http://www.ansa.it

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