venerdì 6 settembre 2013

ZANONATO SMORSA LE POLEMICHE CON UN TWEET

Riportiamo quanto di seguito rilevato dalla lettura del sito http://energia24club.it , in merito alla notizia comparsa qualche giorno fà che ha creato non poche reazioni nel mondo delle rinnovabili.

Con un Tweet sul suo profilo ufficiale, il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, ha cercato di smorzare le polemiche scaturite dalle sue parole dei giorni scorsi. «Impressiona vedere quanti parlano di riduzione della bolletta elettrica senza la fatica di informarsi. Non verranno toccati gli incentivi!», ha scritto il ministro. Sembra quindi scongiurata l'ipotesi che l'annunciato intervento sugli incentivi alle rinnovabili finisca per interessare direttamente i produttori di energia dagli impianti, che temevano di veder spalmati i sussidi già riconosciuti su più anni (da 20 a 30), con conseguenze rilevanti sui piani di investimento. 

Interpretando il tweet del ministro, dunque, sembra probabile che l'operazione si risolva in un'emissione di bond per limitare l'impatto diretto degli incentivi sulle bollette elettriche degli italiani. Un provvedimento di questo tipo non dispiacerebbe ad AssoRinnovabili, che si è detta «favorevole all'operazione di cartolarizzazione degli incentivi alle rinnovabili che ha lo scopo di diminuire il carico di oneri sulla componente A3, e quindi di far diminuire il costo dell'energia elettrica senza che vi siano negative ed ingiuste conseguenze per i produttori». 

Più prudente, invece, la posizione espressa dal Comito Ifi, l'associazione che rappresenta l'industria italiana del fotovoltaico. «Concordiamo anche con la posizione espressa dal Gifi, tramite il suo presidente, Cremona, in merito alla necessità che il ministro Zanonato inizi un confronto aperto con le associazioni di settore e con tutti gli operatori coinvolti, per illustrare il percorso tecnico-finanziario che intende intraprendere per una riorganizzazione ottimale del debito - ha dichiarato il presidente di Ifi, Alessandro Cremonesi -. Senza questa apertura da parte del ministro tutto il sistema tende a entrare in una ulteriore tensione, sconcerto, incertezza, un loop negativo dal quale peraltro non è mai uscito negli ultimi cinque anni, a causa degli innumerevoli cambi normativi che hanno finito per causare crolli degli investimenti nel fotovoltaico e perdita di sicurezza e credibilità nei piccoli risparmiatori, preziosi utenti potenziali di piccoli impianti».

Fonte: ENERGIA24CLUB

Rielaborazione: S&Q

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