venerdì 15 febbraio 2013

Fotovoltaico news: Il fotovoltaico nel mondo, dove investire e quando finisce il conto energia in Italia



AUMENTO DELLE INSTALLAZIONI NEL MONDO

Nel 2012 gli impianti fotovoltaici hanno superato i 100 gigawatt di potenza installata nel mondo, attestandosi poco sopra i 101 GW. Lo afferma un nuovo rapporto dell'European Photovoltaic Industry Association (Epia), secondo cui il fotovoltaico riduce le emissioni di CO2 di 53 milioni di tonnellate all'anno a livello globale.

In base ai dati preliminari dell'Epia, il superamento del traguardo e' avvenuto grazie all'installazione di nuovi impianti per una potenza pari a 30 GW nel solo 2012, simile alla crescita record che si era registrata nel 2011. A trainare l'incremento del 2012, tuttavia, non e' stata l'Europa come nell'anno precedente. Se nel 2011, infatti, il Vecchio Continente aveva contribuito con 23 GW, l'anno scorso la potenza e' scesa a 17 GW.

L'Europa resta comunque il mercato piu' grande, e nel 2012 ha visto al primo posto per nuovi impianti la Germania (7,6 GW) seguita dall'Italia (3,3 GW) e dalla Francia (1,2 GW). Fuori dall'Europa i mercati maggiori sono la Cina (con almeno 3,5 GW), gli Stati Uniti (3,2 GW) e il Giappone (2,5 GW). (ANSA).

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI NEL MONDO

Il 2013 sarà un anno di ripresa per il fotovoltaico ma il mondo del solare sta cambiando e i mercati su cui puntare non sono più gli stessi. Come abbiamo visto, già nel 2012 il vecchio continente non è più così centrale per il settore: se la Germania ha mantenuto il primato, la Cina ha sorpassato l'Italia come secondo mercato e nell'ultimo trimestre ha pesato per più di un terzo dell'intera domanda mondiale. Ma non c'è solo il gigante asiatico con i suoi obiettivi nazionali sul solare che ormai siamo abituati a vedere rivisti al rialzo con cadenza semestrale: il rallentamento della domanda in mercati storici come il nostro è più che compensato dall'emergere di nuovi paesi dove investire nel FV sta diventando attraente. Insomma un nuovo fermento in cui le aziende che vogliono sopravvivere e prosperare devono imparare ad orientarsi.
In Canada, il successo della feed in tariff dell'Ontario è stato offuscato da problemi di connessione e dalla sentenza del WTO che ha condannato il domestic content requirement (obbligo di utilizzo di componenti non di importazione). Se si toglierà questo obbligo e si manterrà la tariffa, prevede Lux Research, la provincia canadese sarà inondata di installatori ed EPC.
Altra nazione citata per lo sviluppo della generazione diffusa è il Brasile. Il paese non ha una rete pienamente sviluppata e i costi di rete e di distribuzione incidono per il 40% del kWh in bolletta. Per alleggerire il carico sulla rete e spingere le installazioni su tetto si sta attuando una sorta di scambio sul posto per impianti sotto al megawatt che permette di riavere gratis, per essere consumata in un altro momento o anche in un altro luogo, l'elettricità in eccesso che l'impianto immette in rete.
Per quel che riguarda gli impianti di taglia più grande, i mercati interessanti secondo il report sono India, Cina, Sud Africa, Arabia Saudita. Gli ultimi tre in particolare, prevede Lux Research, supereranno gli obiettivi che si sono dati. A proposito di Cina, che per l'anno in corso si è prefissata di installare 10 GW - un terzo di quanto si è installato in tutto il mondo nel 2012 - se si avvererà tale previsione è possibile una ricaduta positiva per il settore a livello globale vista la riduzione dell'oversupply. Da segnalare anche che il report mette in dubbio l'idea diffusa che a spartirsi l'enorme domanda interna cinese saranno solo players locali: stranieri come First Solar e Sun Power hanno recentemente annunciato partnership per poter entrare in quel mercato e altri potranno fare lo stesso.
Altri mercati attraenti per l'utility scale segnalati sono California e Maryland, ma ancheCile, Argentina e Perù, senza dimenticare il Giappone. Quanto all'India per gli analisti il mercato crescerà sicuramente molto, ma aziende che vi volessero investire devono tenere conto che i programmi di promozione del FV indiani privilegiano progetti con tecnologie o partecipazione economica indiana e con costi bassi.
ED IN ITALIA: QUANTO MANCA ALLA FINE DEL CONTO ENERGIA

Il quinto conto energia – e, per quel che se ne sa ora, con esso qualsiasi forma di incentivo al fotovoltaico – finirà dopo 30 giorni che si sarà superato il tetto di spesa cumulativa annuadi 6,7 miliardi di euro. 
 Una piccola curiosità:
sabato 9 Febbraio tutti gli operatori sono certamente restati stupiti dal fatto che nel corso della notte il contatore aveva “camminato all'indietro”. Ieri mattina infatti segnava circa 3,6 milioni di euro e circa 30 MW di potenza in meno rispetto alle cifre del giorno prima.
Cosa è successo? Nessun mistero né disguido tecnico, il perché dell'aggiornamento della cifra, spiega il GSE, è dovuto all’attività di controllo mediante verifica documentale e sopralluoghi che ha portato a rivedere la posizione di molti impianti: alcuni non avevano le carte in regola per avere gli incentivi, altri hanno avuto diritto a tariffe inferiori a quelle richieste. Ora che le cifre sono più aderenti alla realtà è relativamente più facile prevedere quanto tempo resta alla fine del conto energia e c'è chi lo sta facendo.

Una stima verosimile ci dice che il quinto conto potrebbe finire tra Fine Marzo e metà Aprile. 
Insomma, probabilmente fra circa due mesi il quinto conto energia ci lascerà ..

Ufficio Stampa : S&Q Spa
Fonti:
Ansa
Quale Energia



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