venerdì 15 febbraio 2013

METEORITE SULLA RUSSIA: PARLA MARGHERITA HACK


E’ esploso nove volte, la prima a una distanza di 55 chilometri dalla Terra, il meteorite caduto sugli Urali che ha provocato oltre 500 feriti. 
Secondo Russia Today, i frammenti caduti sulla terra hanno danneggiato 297 case private, ma anche sei ospedali e 12 scuole. 
Quello che è successo in Russia è un fenomeno davvero molto strano – dice all’Agi l’astronoma Margherita Hack - In genere i meteoriti sono attratti dalla forza di gravità della Terra ma raramente riescono a superare indenni il contatto con l’atmosfera”, ha proseguito l’astrofisica toscana. “Per non bruciare significa che i frammenti erano molto grossi; in caso contrario avremmo visto soltanto una scia luminosa, quella che tutti chiamano stella cadente”. 
E’ un fenomeno che accade continuamente che la Terra sia bombardata da piccoli oggetti che si frantumano in atmosfera: almeno una volta l' anno si verifica in atmosfera un evento che libera un’energia pari a quella della bomba di Hiroshima. E grosso modo una volta al mese un evento che libera un’energia pari a circa un kiloton. Però noi non vediamo quasi mai gli effetti di questi eventi. Questa volta, invece, il fenomeno si è verificato sopra una regione abitata, vicino a una città. Con alta probabilità, tra l’altro, di essere ripreso, contribuendo così anche al suo studio scientifico. 

“Non ci stiamo avvicinando alla fine del mondo, almeno non per via dei frammenti di meteorite caduti in Russia. I casi di meteoriti entrati in collisione con la Terra sono numerosi e alcuni sono molto antichi. Il più famoso risalirebbe a circa 250 milioni di anni fa ed è considerato responsabile della cosiddetta estinzione del Permiano-Trassico, in cui vennero cancellate il 90 per cento delle specie viventi. A un altro meteorite, schiantatosi nella penisola dello Yucatan 65 milioni di anni fa, è attribuita un’estinzione di massa alla fine del periodo Cretaceo che portò alla scomparsa dei dinosauri terrestri Mesozoici. Il meteorite spazzo’ via dalla Terra i dinosauri e il 75 per cento delle specie viventi, tra il Cretaceo e il Terziario. In epoca moderna, gli impatti astronomici più rilevanti non hanno avuto queste disastrose conseguenze.
Ufficio Stampa: S&Q Spa
Fonte: Il Fatto Quotidiano

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